Quello che scriverò e dirò
sono riflessioni miei, frutto della mia ricerca attraverso gli anni, leggendo
libri, articoli, riviste, ecc, tutto quello che trovavo. Da piccolo mi sono
interessato a tutto e leggevo parecchio, ero curioso di scoprire e sapere dove
mi trovavo e perché mi trovavo qui. Incontrando e parlando con gli altri, con
gente di tutto questo nostro meraviglioso mondo; e frutto di cose che vengono
dal mio io inconscio, dal'andare dentro di me ed ascoltarmi, da cose che ho
intuito ed intuisco.
Quindi ci sono cose che anche troverete scritte in altri libri, cose che altri hanno già detto e che sono
anche il mio pensiero.
Io sono convinto e ne ho avute diverse prove che un persona può avere un pensiero e contemporaneamente dal altra parte del mondo un altra persona può avere lo stesso pensiero. (e sono arrivato alla conclusione che i pensieri esistono, sono tutti "lì" nel "aria" e ogni uno se li può prendere).
Poi in tempi "moderni" è stato anche dimostrato dalla scienza.
Io sono convinto e ne ho avute diverse prove che un persona può avere un pensiero e contemporaneamente dal altra parte del mondo un altra persona può avere lo stesso pensiero. (e sono arrivato alla conclusione che i pensieri esistono, sono tutti "lì" nel "aria" e ogni uno se li può prendere).
Poi in tempi "moderni" è stato anche dimostrato dalla scienza.
A proposito di questo vi racconto un aneddoto che mi è successo diverse volte quando ero alla
fine delle medie e agli inizi del liceo: prendevo un libro che non era dato
dalla scuola, solo per la mia curiosità personale e cominciavo a leggerlo…. e…
trovavo i miei pensieri scritti lì!!!
“cavolo”! mi sono detto.
E Mi dicevo: “questo qua a
scritto quello che io pensavo, allora anch'io potrei scriverli i miei pensieri e
fare un libro”.
Ma avendo una bassa autostima
(che in quel epoca non sapevo cosa era) mi sembravano pensieri che non valevano
cosi tanto per inserirli in un libro, e non riuscivo ad essere
veramente consapevole che quel altro [sì] lo aveva fatto!
In ogni modo In quel momento non ne ero interessato, non me ne fregava niente di scrivere libri. Volevo trovare la verità, la verità assoluta! Andavo dietro alla ricerca di questa: “verità assoluta”.
In ogni modo In quel momento non ne ero interessato, non me ne fregava niente di scrivere libri. Volevo trovare la verità, la verità assoluta! Andavo dietro alla ricerca di questa: “verità assoluta”.
Ed in un momento di questi
anni in qui ho raggiunto, secondo me, il grado più alto del mio pensiero, ne ho
trovate non una, ma diverse verità!!!
E almeno ben tre verità!!! vere, vere, vere!!!!
E almeno ben tre verità!!! vere, vere, vere!!!!
Analizzando, esaminando,
studiando, sviscerando, ragionando una per una: ognuna di queste verità era
vera!
Come poteva essere?!
Allora mi sono confuso ed
invece di seguire una qualsiasi di queste,
-se tutte sono vere:
“prendine qualcuna”!!!... mi sono detto a me stesso dopo diversi anni! Sarebbe
stato meglio.- mi sono lasciato prendere dalla confusione e non ne ho scelto nessuna!
[Adesso sono arrivato alla
comprensione della relatività di questo mondo, di questa dimensione in qui ci
troviamo e quindi capisco perché ci sono tutte queste verità. Più avanti ne
parleremo meglio]
E mi ricordo una sera che ero in Venezuela a trovare mio padre ed un amico mi ha
invitato ad una festa, di cui non conoscevo nessuno. Dopo un po’ che eravamo lì
ed io invece di pensare alla festa ed ha divertirmi ci stavo ancora ragionando
su queste argomenti, e mi sono sentito male, ho sentito che la testa mi
scoppiava e l’ho detto al mio amico che mi ha portato fuori dicendomi che
magari l’aria mi faceva bene. Ho cominciato a parlargli di questi miei
pensieri e dopo una oretta che gli parlavo mi è passato il mal di testa e mi
sono sentito un po’rilassato. Le ho domandato cosa ne pensava? Lui mi ha
guardato fisso per un po’ e mi ha detto: “ti invidio”!... “Dio buono” ho
pensato io: “sto con la testa che mi scoppia e questo qua viene a dirmi che
mi invidia???!!!”
Riuscivo a vedere dal
suo aspetto, ed a sentire che era veramente invidioso e dispiaciuto. Al che li
domando il perché? Lui mi rispose che per che gli piacerebbe pensare come penso
io, avere i pensieri che ho io.
Dio santo!.
Dopo essere arrivato a
concepire queste verità e la conseguente confusione, ho cercato di non pensarci più, di lasciare
stare.
Fatalità questo periodo è coinciso con un cambio di scuola, sono entrato nella scuola più esclusiva della mia città. E lì quasi nessuno faceva niente se non giocare e fare “casino” e con questo stato mentale in qui mi trovavo è stato terreno fertile per il mio “nuovo” me, e cosi ho deciso di uniformarmi a “loro”.
Fatalità questo periodo è coinciso con un cambio di scuola, sono entrato nella scuola più esclusiva della mia città. E lì quasi nessuno faceva niente se non giocare e fare “casino” e con questo stato mentale in qui mi trovavo è stato terreno fertile per il mio “nuovo” me, e cosi ho deciso di uniformarmi a “loro”.
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