martedì 22 agosto 2017


CHI E’ CHE GUIDA?


Ciao ragazzi, ho avuto una esperienza che mi ha portato a prendere consapevolezza che in realtà non è necessario sapere chi è che guida la nostra vita, se è il nostro sé, l’anima, lo spirito, Dio, gli angeli-guide, la mente ecc. In ogni modo tutto ci porta dove dobbiamo andare.
E se comprendiamo che tutto quanto (la mente, il corpo, l'anima, Dio, gli angeli-guide, il sole, le stelle, ecc.) siamo sempre noi, è normale che sia cosi.

Io vivo in un paesino vicino a Perugia, più o meno a 20 minuti di macchina.
Di solito, quando devo andare a fare qualcosa, dei servizi, a Perugia, chiedo e mi lascio guidare dalle mie guide (angeli, anima, sole, stelle, spiriti dell’aria, della natura, Dio, ecc.) e va sempre bene, liscio, sincronico e perfetto.
E Arrivo sempre puntuale.
(Delle volte riesco anche a fermare il tempo: sono in ritardissimo e arrivo puntuale, in ogni modo. Ma questa è “un’altra storia”)


La esperienza in questione:


dovevo andare a Ellera di Corciano, che sta dall’altra parte di Perugia, rispetto al mio paesino, a casa di mia sorella, a prendere l’altra sorella che vive a Milano e portarla alla stazione di Magione a pigliare il treno per Milano. In più dovevo anche accompagnare mia madre ad una visita oculistica nel uls di Magione.
L’appuntamento con l’oculista era alle 10 meno 10 e il treno per Milano alle 10:10.


Per andare a Ellera posso attraversare la città di Perugia o posso prendere la circonvallazione (che è più veloce) senza passarci per dentro.


Dalle 8:30 alle 9:15 di solito è ora di punta del traffico: la gente va al lavoro. La superstrada della circonvallazione è piena di macchine in coda stratosferica.


Abitualmente quando ho un appuntamento in città, esco di casa mezzora prima del appuntamento, per eventuali contrattempi.


Stavolta mi sono presso un’ora e venti minuti, sapendo che è ora di punta.
Ho presso la superstrada della circonvallazione pensando che avevo tempo da spendere per fare un po’ di fila. Sono andato abbastanza scorrevole fino all’altezza del ipercoop, poi è iniziato l’ingorgo. Fermi! Ci muovevamo ogni tanto e a passo di formica. Per arrivare all’altezza di Ponte S. Giovani ci ho impiegato 20 minuti! (normalmente ci vogliono 3  minuti) 

Qui ho trovato la prima divisione della strada e dovevo prendere una decisione su quale seguire: avanti nella coda o a destra passando per P. S. Giovanni. Come sempre ho chiesto dentro di me e mi sono lasciato guidare, prendendo per P. S. Giovanni.
Anche qui però, ho trovato la fila di macchine ed scorrevano piano!!! Pazienza Eduardo, pazienza. Ero fiducioso comunque.


Sono arrivato ad un altro bivio, chiesto di nuovo e seguito. Poi ancora un'altra ramificazione, chiesto di nuovo, ma stavolta non sono riuscito a recepire bene, quindi cercando di capire, intanto che anche se piano, le macchine scorrevano, ho dovuto decidere in fretta e presso una via "spontaneamente". Sono  arrivato poi, ad un'altra ramificazione: da una parte salivo per arrivare direttamente a Perugia, ma ho potuto scorgere una coda lunghissima; dal’altra continuavo ancora per P. S. Giovanni e più avanti, prendere un'altra via, sempre verso Perugia. Qui è stato più difficile comprendere le indicazioni delle mie guide, e mi è sembrato che è entrata anche la mente razionale a indicare. Si stavano muovendo le macchine davanti e dovevo prendere una decisione velocemente: ho voltato a destra non sapendo più chi stavo seguendo (se la mente o chi?) e dopo più o meno 200-300 metri scorrevoli, mi sono ritrovato intrappolato nel traffico, fermo! Wow! Non sapevo come prenderla, ma non pensavo “male”, non sono stato Negativo. Mi è scappata una risata. Mi sono detto: “fra un po’ si muovono e arrivo fra quattro, cinque metri a prendere la strada a destra verso monte luce”, che vedevo che nessuno svoltava di lì. Sono stati i cinque metri più lunghi della mia vita! Con solo tre macchine davanti a me.
Alla fine ci sono arrivato! Ho svoltato e salito fino ad un altro bivio: a destra, andare su per raggiungere un punto di Perugia, o a sinistra per arrivare dalle parti di monte luce. Non sapendo più chi seguivo, ne chi “guidava”, ho deciso di andare su. Arrivato a Perugia ho trovato ancora altre possibilità di scelta su strade da prendere. Ho deciso velocemente di prendere quella che andava verso la stazione ferroviaria. Dopo la rotonda, ho trovato di nuovo la fila di macchine! Dio santo! Scorrevano piano, piano. Non sapevo che pensare e cercavo di non farlo. Riuscivo a mantenermi positivo, anche con la adrenalina che mi scorreva palpitante.
Non so quanto tempo del eternità ci ho impiegato per arrivare all’incrocio prima della stazione, che porta alla superstrada e ho deciso di andare a riprenderla. Di solito l’ingorgo finisce all’uscita per S. Faustino e ormai era già dietro. Infatti è stato cosi: poche macchine che scorrevano veloci. Sono andato a “tutta birra” anch’io.


Arrivato a casa di mi sorella, mica erano pronte! Wow! Secondo me eravamo in ritardo. Dovevamo ancora arrivare a Magione. Dopo 5-7 minuti sono salite in macchina e siamo partiti.


Fatalità la stazione ferroviaria di Magione è vicina al uls. A tre quattro minuti di macchina. Abbiamo deciso di passare prima al usl ed il medico le ha messo le gocce per poter guardare meglio il fondo degli occhi di mia madre e si doveva aspettare un po’ di tempo (15-20 minuti) perché facessero effetto. Cosi intanto, abbiamo accompagnato mia sorella alla stazione; in tempo anche per fare una amena collazione al bar, che è proprio affianco a i binari.


Anima bella, se tu decide, scegli la destinazione che vuoi raggiungere, e la dai al tuo navigatore interiore, sta certo, tranquillo e fiducioso, che ti porta lì!


Anche se ti può sembrare che hai preso la strada sbagliata, in realtà non è cosi!


Non importa che strada prendi: su, giù, sopra, sotto, destra, sinistra, in ogni modo ti porta dove hai deciso di andare, ed in tempi precisi, sincronici, perfetti!


Ed essendo cosi, puoi pensare (perché è veramente così) che comunque sia, la strada che scegli (conscia o inconsciamente) che prendi, che fai, è la migliore.


Grazie! Ti amo!


venerdì 18 agosto 2017

IL LINGUAGGIO DEL TUTTO=DIO


IL LINGUAGGIO DEL TUTTO=DIO



Il linguaggio del TUTTO=Dio già lo conosci dentro di te, nel tuo profondo lo sai. 

Forse non te lo ricordi e non ne sei consapevole.


Il linguaggio del TUTTO=Dio: E' possibile ricordarselo e diventarne consapevoli.


Ultimamente si sta parlando molto del fatto di ascoltare se stessi, l'anima.


Magari qualcuno può chiedersi: "sì, è facile a dirlo, ma come faccio a realizzarlo?"


Per venire incontro a questo tuo desiderio, ho scritto un e-book per aiutarti a ricordartelo, quindi come fare ad ascoltare e comunicare con il TUTTO=Dio.


Come ho illustrato nell'articolo: "lo-specchio-di-dio" ed anche nel articolo: "mio-tuo" ed in altri articoli, il Tutto ci parla sempre, siamo noi che non lo ascoltiamo.


Basta mettere intenzione e attenzione e possiamo farlo.


Se vuoi ricordarti di te

Se non vuoi continuare a restare nel oblio

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Alla tua libertà!

Grazie! Ti amo.