CHI E’ CHE GUIDA?
Ciao ragazzi, ho avuto una esperienza che mi ha portato a
prendere consapevolezza che in realtà non è necessario sapere chi è che guida
la nostra vita, se è il nostro sé, l’anima, lo spirito, Dio, gli angeli-guide,
la mente ecc. In ogni modo tutto ci porta dove dobbiamo andare.
E se comprendiamo che tutto quanto (la mente, il corpo, l'anima, Dio, gli
angeli-guide, il sole, le stelle, ecc.) siamo sempre noi, è normale
che sia cosi.
Io vivo in un paesino vicino a Perugia, più o meno a 20
minuti di macchina.
Di solito, quando devo andare a fare qualcosa, dei servizi,
a Perugia, chiedo e mi lascio guidare dalle mie guide (angeli, anima, sole,
stelle, spiriti dell’aria, della natura, Dio, ecc.) e va sempre bene, liscio,
sincronico e perfetto.
E Arrivo sempre puntuale.
(Delle volte riesco anche a fermare il tempo: sono in
ritardissimo e arrivo puntuale, in ogni modo. Ma questa è “un’altra storia”)
La esperienza in questione:
dovevo andare a Ellera di Corciano, che sta dall’altra parte
di Perugia, rispetto al mio paesino, a casa di mia sorella, a prendere l’altra
sorella che vive a Milano e portarla alla stazione di Magione a pigliare il
treno per Milano. In più dovevo anche accompagnare mia madre ad una visita
oculistica nel uls di Magione.
L’appuntamento con l’oculista era alle 10 meno 10 e il treno
per Milano alle 10:10.
Per andare a Ellera posso attraversare la città di Perugia o
posso prendere la circonvallazione (che è più veloce) senza passarci per dentro.
Dalle 8:30 alle 9:15 di solito è ora di punta del traffico:
la gente va al lavoro. La superstrada della circonvallazione è piena di
macchine in coda stratosferica.
Abitualmente quando ho un appuntamento in città, esco di
casa mezzora prima del appuntamento, per eventuali contrattempi.
Stavolta mi sono presso un’ora e venti minuti, sapendo che è
ora di punta.
Ho presso la superstrada della circonvallazione pensando che
avevo tempo da spendere per fare un po’ di fila. Sono andato abbastanza
scorrevole fino all’altezza del ipercoop, poi è iniziato l’ingorgo. Fermi! Ci
muovevamo ogni tanto e a passo di formica. Per arrivare all’altezza di Ponte S.
Giovani ci ho impiegato 20 minuti! (normalmente ci vogliono 3 minuti)
Qui ho trovato la prima divisione della
strada e dovevo prendere una decisione su quale seguire: avanti nella coda o a destra
passando per P. S. Giovanni. Come sempre ho chiesto dentro di me e mi sono
lasciato guidare, prendendo per P. S. Giovanni.
Anche qui però, ho trovato la fila di macchine ed scorrevano
piano!!! Pazienza Eduardo, pazienza. Ero fiducioso comunque.
Sono arrivato ad un altro bivio, chiesto di nuovo e seguito.
Poi ancora un'altra ramificazione, chiesto di nuovo, ma stavolta non sono
riuscito a recepire bene, quindi cercando di capire, intanto che anche se piano, le
macchine scorrevano, ho dovuto decidere in fretta e presso una via "spontaneamente". Sono arrivato poi, ad un'altra ramificazione: da
una parte salivo per arrivare direttamente a Perugia, ma ho potuto scorgere una coda
lunghissima; dal’altra continuavo ancora per P. S. Giovanni e più avanti,
prendere un'altra via, sempre verso Perugia. Qui è stato più difficile
comprendere le indicazioni delle mie guide, e mi è sembrato che è entrata anche
la mente razionale a indicare. Si stavano muovendo le macchine davanti e dovevo
prendere una decisione velocemente: ho voltato a destra non sapendo più chi
stavo seguendo (se la mente o chi?) e dopo più o meno 200-300 metri scorrevoli,
mi sono ritrovato intrappolato nel traffico, fermo! Wow! Non sapevo come
prenderla, ma non pensavo “male”, non sono stato Negativo. Mi è scappata una
risata. Mi sono detto: “fra un po’ si muovono e arrivo fra quattro, cinque
metri a prendere la strada a destra verso monte luce”, che vedevo che nessuno
svoltava di lì. Sono stati i cinque metri più lunghi della mia vita! Con solo
tre macchine davanti a me.
Alla fine ci sono arrivato! Ho svoltato e salito fino ad un
altro bivio: a destra, andare su per raggiungere un punto di Perugia, o a
sinistra per arrivare dalle parti di monte luce. Non sapendo più chi seguivo,
ne chi “guidava”, ho deciso di andare su. Arrivato a Perugia ho trovato ancora
altre possibilità di scelta su strade da prendere. Ho deciso velocemente di
prendere quella che andava verso la stazione ferroviaria. Dopo la rotonda, ho
trovato di nuovo la fila di macchine! Dio santo! Scorrevano piano, piano. Non sapevo
che pensare e cercavo di non farlo. Riuscivo a mantenermi positivo, anche con
la adrenalina che mi scorreva palpitante.
Non so quanto tempo del eternità ci ho impiegato per
arrivare all’incrocio prima della stazione, che porta alla superstrada e ho
deciso di andare a riprenderla. Di solito l’ingorgo finisce all’uscita per S.
Faustino e ormai era già dietro. Infatti è stato cosi: poche macchine che
scorrevano veloci. Sono andato a “tutta birra” anch’io.
Arrivato a casa di mi sorella, mica erano pronte! Wow! Secondo
me eravamo in ritardo. Dovevamo ancora arrivare a Magione. Dopo 5-7 minuti sono
salite in macchina e siamo partiti.
Fatalità la stazione ferroviaria di Magione è vicina al uls.
A tre quattro minuti di macchina. Abbiamo deciso di passare prima al usl ed il
medico le ha messo le gocce per poter guardare meglio il fondo degli occhi di
mia madre e si doveva aspettare un po’ di tempo (15-20 minuti) perché facessero
effetto. Cosi intanto, abbiamo accompagnato mia sorella alla stazione; in tempo
anche per fare una amena collazione al bar, che è proprio affianco
a i binari.
Anima bella, se tu decide, scegli la destinazione che vuoi
raggiungere, e la dai al tuo navigatore interiore, sta certo, tranquillo e fiducioso,
che ti porta lì!
Anche se ti può sembrare che hai preso la strada sbagliata,
in realtà non è cosi!
Non importa che strada prendi: su, giù, sopra, sotto,
destra, sinistra, in ogni modo ti porta dove hai deciso di andare, ed in tempi
precisi, sincronici, perfetti!
Ed essendo cosi, puoi pensare (perché è veramente così) che
comunque sia, la strada che scegli (conscia o inconsciamente) che prendi, che fai,
è la migliore.
Grazie! Ti amo!
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